Archivio Storico dei Laghi Varesini

 

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TRASCRIZIONE DI TIPO 1 :
PALEOGRAFICA - DIPLOMATICA

L'utilizzo del computer nella trascrizione dei testi rende oggi disponibili segni grafici prima impossibili a macchina. Esso dispone infatti di font ( tipi di carattere che possono essere utilizzati: ad es. il noto "Times New Roman in Word) che possono essere estesi in funzione delle necessità:

  • introducendo alcuni caratteri nuovi per rendere i gruppi speciali ben noti: per, pre, pro, us, con, contra, er, (q)ue.

  • definendo la sopralineatura per rendere i vari segni di abbreviazione dove vengono a cadere alcuni gruppi di lettere, ad es.: dni, dci, dcor. ecc.

  • utilizzando segni di abbreviazione finale, ad es. "or(um)", at(ione), at(ur) che si presentano variamente come apostrofi piu' o meno curvi, riccioletti ecc.; anche questi si possono definire come nuovi caratteri.

    Nell'ottica di rendere ancora più comprensibile il testo si è ritenuto inoltre di:
  • sciogliere i gruppi speciali, scrivendo esplicitamente: per, pre, con (o cum), us, er, (q)ue

  • lasciare indicati i segni di abbreviazione di tipo sopralineato, senza scioglimento, perche' logicamente i gruppi di lettere caduti sono diversi e dipendono dalla particolare parola, e quindi implicano una conoscenza letteraria, a livello superiore della grafica. L'ideale sarebbe appunto rappresentare questi segni sopralineando le lettere interessate, ma per difficoltà pratiche di Word (siccome non esiste la funzione di sopralineatura, mentre ad es. esiste la sottolineatura e la sbarratura), si è ritenuto di renderli col carattere "^" inserito nel punto di cesura (più raramente "/"), sebbene ci si renda conto che la determinazione del punto di cesura sia a volte opinabile e comporti una conoscenza linguistica. Questa scelta si giustifica anche in base alla linea guida che la pagina trascritta sia simile all'originale; infatti sciogliendo le abbreviazioni le righe si allungherebbero anche di molto e quindi sarebbe necessario spezzarle, o magari lasciar perdere l'originaria suddivisione in righe. Inoltre la sopralineatura viene sciolta se si tratta di una sola lettera, perché ciò non altera la lunghezza della riga e quindi l'aspetto grafico del documento.
    Ad es.: r^one = ratione; m^o = modo; no^ie = nomine; ss/te = superscripte; R/ando = renuntiando

  • Riguardo ai segni di abbreviazione finale, si trascrivono per semplicità coi caratteri punto, apostrofo e circonflesso, per quanto graficamente meriterebbero una maggiore diversificazione.
    Ad es.: dc^or. = dictorum; prestat' = prestatur; pl^ = plebis; lb^ = libre; jndict. = indictione

  • Punteggiatura. Si segue fedelmente la punteggiatura originale, per quanto come e' noto sia molto sregolata e variabile, mettendo punti, virgole e due punti anche dove non ci vorrebbero secondo le regole attuali.

  • Maiuscole e minuscole. Anche qui si segue il piu' possibile l'originale, quindi puo' accadere di rendere nomi di persona colla minuscola o nomi di cose colla maiuscola.

  • abbreviazioni sopraelevate: si rendono con la modalità "apice"
    ad es.: R.di d.ni pp.ti s.te Marie = reverendi domini prepositi sancte Marie

  • cancellature con tratto sovrapposto alla parola: si rendono con la modalità "sbarrato" di Word
    ad es.: domini
  • sottolineature: con la funzione apposita di Word, ad es. domini

  • note a margine e aggiunte sopra le righe: sono riportata fedelmente nella posizione effettiva, di solito riducendo la grandezza dei caratteri

  • sempre aderendo alla fedeltà all'originale, si trascrive la "j" tale quale, anche "J" iniziale; "u" e "v" tali quali senza introdurre la distinzione corrente

  • mani diverse: sono evidenziate usando font diversi

  • Maiuscole ingrandite e decorate, signa tabellionatus: per quanto sia possibile in Word inserire immagini grafiche, per semplicità dell'utente ci si limita alla visualizzazione di tipo "normale" e non "layout di pagina", rendendole quindi in modo simbolico, ad es.:
    [ST] per il signum tabellionatus;
    |\ | una N iniziale decorata
    | \| ecc.

  • Parole illeggibili, lacune, buchi: si scrive comunque una parola approssimativamente simile, di lunghezza corrispondente, per quanto senza significato, preceduta dal segno ?, ad es.: ?butrio, ?nnnnsssss ecc.; questo perché potrebbe costituire un indizio per la sua decifrazione.

Note sul formato dei documenti:

I documenti possono poi essere visualizzati direttamente in rete utilizzando il programma word o scaricati sul proprio PC per una consultazione differita. Per coloro che non disponessero di word è possibile scaricare gratuitamente il visulizzatore WordViewer.

 

 

 

 
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